La coltura mista

LA COLTURA MISTA
L’esperienza ci insegna che alcuni tipi di ortaggi si aiutano reciprocamente nella fase di crescita e che addirittura si proteggono reciprocamente dalle malattie e dai parassiti. Ci sono altri tipi di piante che si disturbano e che si ostacolano nella crescita. Un’altra tipologia di piante ha un comportamento neutrale e la loro reciproca influenza è minima o addirittura nulla.
La coltura mista prende in considerazione i diversi sviluppi vegetativi degli ortaggi, che devono completarsi a vicenda sia in superficie che sottoterra e non disturbarsi con le radici, le foglie e i frutti. Nella coltura mista gli ortaggi assorbono dal terreno quantità diverse di sostanze nutritive e, a loro volta, rilasciano altre sostanze nel suolo. Questa tecnica favorisce l’equilibrio e la vitalità del terreno.

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Un’aiuola progettata e seminata a coltura mista tiene in considerazione due fattori molto importanti: la rotazione e la consociazione delle colture. La rotazione è una tecnica adottata in agricoltura e giardinaggio che prevede la variazione, da un ciclo produttivo all’altro, della specie agraria coltivata nello stesso appezzamento, al fine di migliorare o mantenere la fertilità del terreno agrario e garantire, a parità di condizioni, una maggiore resa. Si contrappone alla tecnica della monosuccessione, che consiste nella ripetizione sullo stesso appezzamento della coltura effettuata nel ciclo precedente.
Invece la consociazione è la coltivazione contemporanea di piante di specie diversa sullo stesso appezzamento di terreno. La consociazione è un argomento molto controverso che trova la sua naturale soluzione nel lasciar fare alla natura. La coltura mista, appunto.
Nell’aiuola a coltura mista le erbe aromatiche svolgono una funzione molto importante. Esse contribuiscono a migliorare il sapore di alcune piante e il loro intenso odore respinge i parassiti. Ecco alcuni esempi: le combinazioni aneto e carote o crescione e ravanello influiscono positivamente sull’aroma; il sedano protegge le coltivazioni di cavolo dai pidocchi e dai bruchi; la salvia, il timo e la menta respingono la cavolaia minore (detta anche rapaiola); la santoreggia allontana i pidocchi neri dai fagioli e il crescione protegge i pomodori dagli afidi e dai pidocchi sanguigni.

UN ORTO FAMILIARE A COLTURA MISTA
Divideremo l’orto in aiuole rettangolari larghe max 120 cm e lunghe max 6-7 metri. Le aiuole (le chiameremo anche bancali) sono divise da comodi camminamenti (50 cm) dove passa la carriola e due persone senza dover pestare il terreno. Nei camminamenti si lavora il terreno del bancale che in questo modo è raggiungibile anche dai bambini e che, per nessuna ragione al mondo, deve essere calpestato anche quando è vuoto.
In un ipotetico orto di 100/120 mq ci saranno 10/12 aiuole di cm 120 di larghezza e di circa 5 mt di lunghezza. Due delle aiuole saranno coperte da una Serra di 6 archi di profilato tubolare zincato e copertura di PVC a quattro anni, per le primizie primaverili e le cicorie invernali in modo da avere verdure per due mesi in più. Le restanti 8/10 aiuole di coltura mista sono divise in 5 primaverili e 5 autunnali. Tutti i bancali vanno idealmente divisi in tre parti nel senso della lunghezza: una centrale nella quale seminare/trapiantare, il primo anno, verdure molto esigenti: anguria, cavolfiore, cipolla, bietola, melanzana, melone, patata, peperone, pomodoro, porro, sedano, sedano rapa, zucca. Nelle due parti laterali andranno piantate/trapiantate verdure poco esigenti: insalate, cicorie, piselli, fagioli, fave, erbe aromatiche. Il secondo anno si ruotano le verdure: nella prima parte laterale le verdure molto esigenti, al centro e nella seconda parte laterale le poco esigenti. Al terzo anno si completa la rotazione e nella seconda parte laterale si metteranno le esigenti e al centro e nella prima parte laterale le poco esigenti. Dal quarto anno si ripete la rotazione che durerà tre anni.
Le cinque aiuole primaverili devono essere lavorate in autunno, concimate abbondantemente con compost o letame maturo, coperte con abbondante paglia e lasciate stare fino alle prime semine di febbraio, marzo, aprile. In febbraio si comincia a togliere la paglia, si raffina la terra, si pareggia e si seminano insalate, cipolle, aglio, piselli, fave e ceci. Coprire subito dopo con 10 cm di paglia secca. Le piantine germogliano e fanno capolino fra la paglia che protegge dai geli, trattiene l’acqua e impedisce alle infestanti di prendere il sopravvento. In marzo si seminano porro, prezzemolo, rafano, rapa, ravanello, rucola spinacio e valeriana e si trapiantano gli asparagi e i carciofi. In aprile si seminano fagioli, fagiolini, taccole e patate e si trapiantano pomodori, peperoni, melanzane, cardi e zucchine, fatti crescere in serra o comprate. In maggio si seminano zucche, angurie, meloni.
Le cinque aiuole autunnali devono essere lavorate in marzo, aprile, concimate abbondantemente con compost, letame maturo e coperte con abbondante paglia e lasciate stare fino alle prime semine di giugno, luglio/agosto, settembre, ottobre. In giugno si trapiantano i cavolini di bruxelles fatti nascere nel vivaio estivo. In luglio/agosto si trapiantano cicorie invernali e cavoli fatti nascere nel vivaio estivo. In settembre insalate autunnali, spinaci e valeriane, direttamente da seme. Se l’autunno sarà mite si potranno raccogliere prima dei grandi freddi, se no si mangeranno ai primi di marzo. In ottobre, fino al 2 novembre si piantano agli, cipolle bianche e rosse ( bulbilli), piselli, ceci e fava che nasceranno e resteranno al caldo sotto la paglia della pacciamatura e che consumeremo con anticipo di almeno un mese rispetto a quelle che pianteremo in primavera.
La Serra occupa due aiuole di 120 di larghezza per 5 mt di lunghezza, divise da un camminamento di almeno 50 cm. Gli archi devono essere alti almeno 2.50 mt e larghi almeno 3 mt. La serra avrà due porte apribili in modo che circoli aria a settembre e da marzo in poi. Nella serra l’aiuola destra ospita, fin da febbraio, due file di pomodori con i relativi sostegni. Il terreno è stato lavorato e concimato tra la fine di dicembre e gennaio quando abbiamo raccolto gli ultimi spinaci, le lattughe, il sedano e le aromatiche che sotto la serra resistono ai freddi più intensi. L’aiuola sinistra ospita da marzo una fila di peperoni e di melanzane nati da serra e poi trapiantati e una fila di insalate da taglio che abbiamo seminato ai primi di gennaio. Un piccolo rettangolo è dedicato al seminatoio (una serretta nella serra) dove preparare le piantine di aromatiche, le cicorie autunnali, i pomodori, peperoni, le zucchine che pianteremo nella serra e a dimora fuori dalla serra.
A settembre le notti si fanno fredde, i pomodori, i peperoni, le melanzane e le zucchine fuori serra “cuociono”, e sono attaccate da afidi, zecche e ogni genere di insetti succhiatori. Le stesse piante nelle serre continuano per almeno un altro mese e produrre con la gioia delle nostre tavole. In una delle due aiuole, in mezzo alle piante di peperoni e melanzane è possibile trapiantare spinaci, lattughe, cicorie, cavoli, sedano e aromatiche che resistono per tutto l’inverno. Alla fine di ottobre toglieremo i peperoni e le melanzane e dedicheremo cura e attenzione a spinaci, lattughe, sedano e cicorie che mangeremo fino ad aprile.

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